Via Sciara
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Spesso ci ritorno in quella strada
tutta di ciottolato ricamata
in mezzo la canaletta di pietra viva
sempre scivolosa per la saponata.
La casa di mio nonno dove nacqui
una stanza appena entrati…la botte di vino
la dentro sopra i ferri le assi di legno
e un materasso imbottito con il crine.
Ci torno in quella strada e mi rivedo
quando io da bambino ci giocavo
con la trottola di legno e le catenelle
con cose semplici io mi divertivo.
I cerchioni delle ruote dei carretti
girando sopra i ciottoli di quella strada
a tempo con i ferri di cavallo
suonavano una gran tamburinata.
Le gabbie con le galline davanti le porte
filiere di lenzuola stese al sole
tre amici un tavolino un mazzo di carte
l’anelli al muro per legare i muli.
E femmine dagli occhi sorridenti
che al sole si asciugano i capelli
attizzavano il carbone dei ferri
per poi stirare i vestiti ai bambini.
L’odore dei rami di limone
arso la sera per fare braciere
lo sento ristorarmi le narici
tanto vicino che mi sembra ieri.
Spesso ci ritorno in via Sciara
per respirare gli odori perduti
ci torno con la mente e ci passeggio
quando i pensieri miei son troppo fitti.
Vincenzo Aiello
Bagheria, 3 settembre 2008