
Come un fichidindia è la mia terra
guardata in malo modo dalla gente
gli stanno tutti alla larga i forestieri
e per i governanti non conta niente.
Le spine che lei ha sono a milioni
e per la paura le stanno lontani tutti
ma non sanno che sapendola prendere
lei ti regala i più preziosi frutti.
Si fa sfilare piano la camicetta
e ti regala odori, i suoi colori
e tu non senti più ne spine e semi
ma solo il suo sapore incantatore.
E da quando tu l’assaggi per la prima volta
la cerchi come il fiume cerca il mare
da quel momento ti è entrata nelle vene
e di lei non potrai più fare a meno.
Vincenzo Aiello
Bagheria; dicembre 2018