Si m’arrinesci
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Se mi riesce
Fogli buttati di qua … di la…
Alcuni li tengo
in mezzo al vocabolario siciliano
… altri imprigionati
dentro la grammatica del Pitrè.
Scritti così…
per chiudere dentro una gabbia di carta
parole venute a galla dal fondo dei miei pensieri.
Ogni tanto li prendo…gli do una guardata
li maneggio, aggiungo, correggo
cancello, sposto, combacio rime…
Pezzi di poesia o…carta imbrattata?
Chi lo sa cosa sono?
Certe volte che li ho usciti
la mano del vento l’ha fatto volare con se
come se volesse farmi capire
che appartengono a lui
e solo lui è padrone
di farne quello che vuole.
Lasciarli volare per sempre come bolle di sapone
o farli posare dolcemente
davanti le pupille dell’uomo
che cerca l’incanto della poesia?
Se mi riesce voglio essere vomere
che affonda dentro la terra della lingua siciliana.
Dissotterrare zolle di parole in disuso
e… come bianco gelsomino farle fiorire di nuovo
per poi un giorno… soddisfatto
vederle ballare di nuovo
sopra le labbra dei bambini siciliani.
Vincenzo Aiello
Bagheria,15 febbraio 2010