Quasi sera

quasisera

Quasi sera

All’imbrunire,

il mare stanco del giorno

sembra voglia farsi immobile…. ma non può.

Moltitudini d’uccelli

sfiorandolo, di ritorno ai nidi

regalano ad esso moto perpetuo.

Pullula il ficus, di frenesia d’ali

in un turbinio di ricerca d’amore.

Frastuono di musica cinguettante

copre grida gioiose di bimbi

che ladri dell’ultimo chiarore

scalciano la sfera di pentagoni.

Il giorno, saccheggiato di colori e luce

lascerà posto alla sera.

Regnante assoluta

di rocca inaccessibile ad  uomo,

l’agave l’aspetta, come sempre

Assetata…. di pianti di luna piena.

Vincenzo Aiello

 Bagheria, 26/4/2005

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