Perdono il mio mare
Da quando la follia ti prese i sensi / dovette passare un anno per il perdono / perché litigato con te non posso stare / e mi avvicino al tuo fianco per far pace / Come un neonato che soffrì fame e moine / forsennatamente succhio colostro e sale / dai tuoi seni di balia generosa / Musica per le mie orecchie / è il rumore dell’onda / che s’infrange sugli scogli / Carezza d’amore e la schiuma / che con mille bollicine / accarezza la sabbia / Guardo laggiù dove ti baci con il cielo / Splendono le prime lampare nel rosso corallo / e il mio cuore si riempie di pace.
Respiro a pieni polmoni / il vento salmastro che toccò le tue onde / e lo tengo prigioniero dentro di me / fino a soffocarlo / come un innamorato / malato di gelosia.