L’invidioso
Mattinieri i passeri del campo / si diedero un’importante appuntamento / sopra l’albero di albicocche / addormentato e ancora spoglio / Accovacciati ognuno nel suo ramo / mi parvero tanti violinisti / che con l’archetto-becco e gran destrezza / preparavano il concerto per la festa / L’occasione era di gran valore / perchè grande accoglienza si doveva fare / tappeti verdi distesi e fiori / la primavera stava per arrivare / All’improvviso ad una garza ladra / ci viene voglia di concertare / si intrufola in mezzo a loro l’invidiosa / spaventandoli e così finisce la festa / Per ogni cosa che tu pensi o fai / una banalità o la stessa “O” di Giotto / l’invidioso non può mancare mai / che gli secchi la lingua e il mento.