La mia Musa
Spendere due parole
ora vorrei per Lei
che con i suoi tesori
riscaldò la mia anima gelida.
Sussurrandomi all’orecchio
cose di gran valore
si aprirono i miei occhi
e si placò la sete.
Con l’acqua fresca e pura
che sgorga da sorgente
come latte di seno
di madre putativa.
Che dona generosa
a tutti i Poeti
quella spiga preziosa
che la sua mano miete.
E a me voleva dare
di notte a sonno profondo
ma io non volli alzare
la testa dal cuscino.
Se io mi finsi sordo
adesso chiedo scusa
e per quello che scrivo
ringrazio la mia Musa!