Il respiro della mia terra
Lo sento fin dall’alba il suo respiro
luccica sopra l’erba in controluce
dentro quel raggio di sole e la rugiada
quel bisbiglio lo sento…arriva dolce.
Lo sento quando tutto sembra immobile
mi parlano le piante abbarbicate
a zolle di terra le radici abbracciate
strette come tanti innamorati.
Nelle lacrime di madri afflitte
mentre vedono partire i figli
e hanno il dolore in cuore come
quando tu sotto le unghie hai una spina.
E sento il suo respiro, il più forte
venir dal mare, e abbraccia la mia terra
con le sue onde lei dondola morte
e gente viva che scappa da guerra.
Sento un respiro, cento, milioni
si perde il conto di quanti sono
donne incinte, uomini, bambini
e al sol pensiero la mente mia si danna.
E la Sicilia mia è sempre qua
a stendere la mano a chiunque
da madre putativa generosa
che a nessuno dice “latte non c’è ne!!”
Ora io resto qui, nel suo silenzio
e ingoio il suo profumo…soddisfatto
questa è la mia bella terra che respira
e a chi gli chiede aiuto, da il suo fiato.