Il più bel regalo
Il telefono urlò
come in quella notte d’agosto.
La tua voce terrorizzata
che chiedeva aiuto
tuonò dentro
sconvolgendo la mente.
Paure
apprensioni già vissute
come spettri riesumati
apparvero da dietro le quinte
di un’artificiale spensieratezza
annientando ogni forma di pensiero
a te lontano.
Come foglia al vento tremavi
ma ancora fortemente attaccato
all’albero della vita.
Fu questo il più bel regalo
che potei ricevere
per il mio compleanno.
Grazie…Dio!
Vincenzo Aiello
Bagheria, 24 marzo 2007