
( A Giorgia Galassi e Vincenzo Forti )
Si sentì come un forte vento
e poi solo il mormorio del niente.
Mi ritrovai li sotto
sotterrata da ghiaccio e paura.
Lacrime e silenzio
divennero i padroni del tempo.
La vita mia
passò tutta davanti ai miei occhi.
Mia madre, mio padre
e le carezze che allora
adagiarono sulle mie guance
adesso mi sembravano preziose gemme.
Accanto a me però
c’era il mio amore
e fu lui a darmi il coraggio
per andare avanti.
Un giorno…due…una settimana.
Solo preghiera e neve fu nutrimento
e il calore del nostro amore
ci dette forza.
Il regalo più grande arrivò quel giorno
quando quel rumore di pala
spalancò la porta della speranza.
La voce di quell’Angelo
abbatté il terrore
e tra il futuro e noi
crollarono tutti i muri.
Vincenzo Aiello