Freccia rossa

frecciarossa

Freccia rossa

Inaspettata

fu la nebbia

a far da padrona in quel paesaggio

dove prima splendea il sole.

Il tempo di divorare

un articolo dal quotidiano

e fu tutto grigio.

Cerco calore nel solito disegno

dove la sfera a memoria scorre

…semplici tratti che la penna sa.

E’ la solita casetta delle elementari

sempre quella

con il suo comignolo fumante

il vialetto che nasce dal portone

e a semicerchio abbraccia il giardino.

Sul prato il pino

sempre quello

sempre rigoglioso

coltivato dal pollice verde dei ricordi.

Leggeri i tre gabbiani

volteggiano ancora nel cielo

semplici da disegnare

tre enne a gambe larghe

et voilà……..fatto!!

E più su un cerchio

circondato da trattini

che irradiano calore al paesaggio.

Funziona ancora il mio sole.

Esce dal foglio

attraversa il finestrino

e come per magia

accende il cielo veneto.

 Vincenzo Aiello

Treviso, 20 dicembre 2008

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