Folle di te
Certi momenti un pazzo io mi sento / Senza quiete mi giro e mi rigiro / Cercando qualcosa che non trovo / Però cosa sia non lo so neanche io / Sono tutti i pensieri che io non avevo / Prima di incontrare te amante mia / con una mano nella guancia io vivevo* / Adesso invece penso sempre a te. / Quando un’estranea tu eri per me… / io non vedevo / Ma di essere cieco non sapevo / Non sentivo / Ma di essere sordo sconoscevo / Adesso invece guardo un gabbiano / E già volo con lui / Vedo tramontare il sole / E subito mio lo faccio / Col tempo mi ci sono abituato / Ma i primi tempi mi sentivo un poco pazzo.
*“Ca manu a mascidda” In gergo siciliano quando si vive spensierati.
Spesso tu resti sveglia la notte / Per il desiderio acceso che hai nel cuore / Mi vieni piano accanto e mi svegli / Alitando dentro di me dolci parole / Se c’è un po’ di spazio nella mia mente / E’ un angolino riservato a te / Ti prendo e ti ci appoggio dolcemente / E all’orecchio tu parli con me / Torto proprio non ebbe mia moglie / Quel giorno in cui mi disse : “Vincenzino”! / Ti vedo un po’ troppo pensieroso / Da quanto tieni in mano il pennino / Ma cosa posso farci se tu hai fatto / di me hai fatto un uomo sognatore / Di tanto in tanto tu mi dai un bacio / E nuovamente ricominciamo a fare l’amore / Quando ti sento, il cuore sorride a crepapelle / Poesia… mi sono ridotto pazzo di te.