
Tra i righi del quaderno della mia vita
ho scritto con inchiostro di sudore
e sangue che scende
dalle piaghe della mia sofferenza.
Parole che si leggono con gli occhi del cuore.
Cuore triste
per le cose che non riuscii a realizzare.
Cuore felice
per i fiori che seppi coltivare.
In un giardino che guarda Roccabusambra
misi a dimora piante
e alberi
e semi
che diedero dolci frutti
che resero dolce il mio vivere.
Ogni sera
sotto il chiarore della mia luna
cantano le rane
che sguazzano dentro un pantano
nascosto dietro il canneto dei miei giorni.