Diciott’anni
E sembra che fu ieri che nascesti / tre chili e settecento di bellezze / con la tua venuta al mondo ci facesti / colmare gli occhi e il cuore di allegria. / Quando spingevo il tuo passeggino / la gente abbagliata si fermava / per dare uno sguardo al Principino / che tra le lenzuoline sonnecchiava. / Crescesti adesso e ti sei fatto grande / che neanche mi sono accorto che son passati / in un baleno i tuoi diciott’anni / e intanto i peli bianchi mi son spuntati. / Ora che maggiorenne sei diventato / non ti montare la testa figlio bello / padrone della tua vita ti sei fatto. / Tieni la cresta alzata come un gallo / gli anni tuoi più dolci sono questi / pesa ogni cosa con il cervello.