Cicali (Traduzione in Italiano)(A Giacomo Giardina)
Cicale
Mi trovo seduto al tuo salotto
e neanche io so com’è successo.
Mi sento piccolo piccolo in mezzo a tanti
Poeti affermati e Professori
eppure mi ritrovo premiato
del riconoscimento a tuo onore.
Che gran soddisfazione stare qua
con te che mi guardi da quella foto
intronato…rinsecchito…elegante
e come sempre in gamba e incappellato.
Pensare che ti avevo a portata di mano
ma a quei tempi non avevo passione
per l’arte che ti ha fatto così grande
per questo non ebbi mai l’onore
di stringer la tua man di grand’Artista.
Nei giorni che tu diventavi Asprenze
io ti vedevo seduto a tavolino
di un baretto messo di fronte al mare
appartenente a Cosimo Buglisi.
Armato di penna e foglio…silenzioso
impostato con quel sguardo da sognatore
con l’inchiostro nero del tuo pennello
rimavi scene meglio d’ un pittore.
Voglio pensare che sei stato tu da lassù
a darmi dei consigli certe volte,
quando non trovavo le giuste parole
cercando d’ affilare poesie.
Voglio pensare che era la tua voce
dettata dal canto delle Cicale
che si sentì alla fin della lettura,
come per dire… e farmi capire
che pure a te piacque ascoltare
le strofe della mia lirica “A trazzera”.
Voglio pensare che sei accanto a me
e anche tu vuoi fare amicizia,
così recuperiamo il tempo perso
il tempo che vorrei… per delizia.