Voscenza assa benedica
_______
Che voi siate benedetto
_______
Affacciati alla finestra della vita
i vecchi guardano indietro
e piangono pensieri colmi di rammarico
per figli lontani
e guerre ancora vive
dentro gli occhi della mente.
In mezzo agli antri più profondi
dei segni che tagliano le fronti rugose
hanno ancora impressa la sofferenza
di pane guadagnato con il sudore.
Li vedi seduti con i capi a penzoloni
sopra sedie imbottite con foglie di palma nana
e dita callose che accarezzano teste di gattini.
E dopo una vita di stenti
e di stringere la cinta su budella fradice
la notte vegliano con le ciglia umide
con la paura di finire in un ospizio
abbandonati dagli stessi figli
allevati con tanti sacrifici.
Camminano in mezzo a gomitoli ingarbugliati
di ricordi malinconici
Ogni tanto inciampano in uno bello
che illumina ancora la mente
quando con rispetto si sentivano ancora dire
“Siate voi benedetto”
e tu intravedi nei loro occhi un lieve sorriso
e subito dopo di nuovo visi rattristati.
E la mente di nuovo la
a rimuovere polvere
dai migliori ricordi.
Li prendono ogni giorno uno per uno
e li lucidano come se fossero dei tesori
…come se fossero…
l’ultima cosa rimasta loro da allevare.
Vincenzo Aiello
Bagheria, 1 giugno 2011
Commovente e toccante. Complimenti.